Percorso Occidentale

10 Chiesa di Santa Maria Assunta (Santa Maria Maggiore)

Nel cuore della Valle ed al centro dell’abitato di Santa Maria Maggiore sorge la più antica chiesa vigezzina, dedicata alla Vergine assunta, e matrice di tutte le altre chiese della Valle. Anche oggi si presenta in forme grandiose, con un ampio edificio absidato, frutto dei rifacimenti settecenteschi, protetto in facciata da un portico aperto sui lati. La facciata dal semplice paramento murario in blocchi di pietra a vista racchiude ancora elementi superstiti dell’antica chiesa in stile romanico, costituiti dalla serie di archetti pensili che sottolineano il timpano, sostenuti da pilastrini decorati con motivi geometrici scolpiti, e dalla grande finestra a rosone. Altre due sculture architettoniche ricordano l’edificio più antico: una formella con figura mitologica, interpretata come un basilisco, murata al rovescio lungo la parete settentrionale dell’edificio, ed un leone stiloforo, un tempo certamente posto a decoro del portale d’ingresso, oggi conservato all’interno della chiesa. L’elemento che più di tutti conserva traccia della chiesa antica è però l’alto campanile, che, ad eccezione della cella campanaria e della terminazione, è ancora quello dell’edificio romanico, contraddistinto da struttura muraria in blocchi di pietra a vista e da cornici ad archetti pensili che ne scandiscono la superficie.

 


La parrocchiale dell’Assunta di Santa Maria Maggiore fu la prima chiesa eretta in Valle Vigezzo, come risulta da una pergamena del 1022, sorse sicuramente prima dell’anno Mille, probabilmente già nel IX secolo, e inizialmente da essa dipendevano le comunità di Finero, Malesco, Zornasco, Craveggia, Vocogno, Toceno, Crana, Buttogno, Druogno, Albogno e Coimo. Dall’anno Mille in avanti le singole comunità iniziarono un processo di dissociazione dalla parrocchia principale, divenendo via via indipendenti.
La prima chiesa di Santa Maria doveva presentarsi con una struttura poco più grande di una cappella adibita al culto; poi, dal 1100 venne ampliata in stile romanico, come si desume anche da alcuni elementi architettonici superstiti.
Lavori di ristrutturazione furono effettuati nel 1500 da maestranze lombarde: nella parte absidale si possono ancora vedere le finestre dalle cornici elegantemente modanate risalenti a quest’epoca. Nel 1628 un’insigne reliquia di San Carlo Borromeo fu donata dal cardinale Federico su istanza del Conte Carlo Borromeo, feudatario e Signore di Vigezzo. Tra il 1733 e il 1742 si crearono le condizioni per un completo rifacimento della parrocchiale, finanziato per lo più da Gian Paolo Femminis, il ricco emigrante inventore dell’acqua di Colonia. I lavori si protrassero per diversi anni e nel 1770 si tenne la consacrazione del nuovo edificio.

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Santa Maria Maggiore

Come arrivare:
  • in automobile statale della Valle Vigezzo

  • in autobus linea Druogno-Santa Maria Maggiore-Valle Loana, fermata Santa Maria Maggiore

  • in treno ferrovia vigezzina fermata Santa Maria Maggiore

  • a piedi collegamenti sentieristici con le frazioni

  • in bicicletta percorso ciclabile Druogno-Re e percorso delle frazioni di Santa Maria Maggiore