Giungendo al solatio versante montano che ospita Toceno, si incontra dapprima l’antico oratorio di Sant’Antonio da Padova, posto lungo la strada. Accoglie il visitatore con il portichetto a due colonne e pavimento lastricato e presenta in facciata le consuete finestrelle devozionali che affiancano il portale d’ingresso. Un piccolo campanile si imposta direttamente all’angolo sud occidentale del tetto in piode, mentre alcune cappelle di una via crucis settecentesca lo contornano sui lati occidentale e settentrionale. Lungo il lato meridionale dell’edificio si conservano un affresco con la Pietà, dei maestri Seregnesi (fine XV secolo), e lo stemma del vescovo Arcimboldi.
L’oratorio di Sant’Antonio da Padova risale per lo meno agli inizi del Cinquecento e fu il primo edificio sacro di Toceno. Nel 1603, al momento della separazione della parrocchia di Toceno da Santa Maria Maggiore, divenne chiesa parrocchiale in attesa che venisse edificata la vicina e molto più ampia chiesa di Sant’Antonio Abate. Questa data è ricordata nell’iscrizione posta sopra il portale d’ingresso che menziona come la consacrazione a chiesa parrocchiale del 1603 avvenne ad opera del vescovo di Novara Carlo Bascapè.