La chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, posta su un ampio terrazzamento all’estremità sud-occidentale del villaggio, accoglie il visitatore che giunge a Villette, il più piccolo comune della valle, inserito in un soleggiato versante montano circondato da boschi di faggi e prati. L’ampio edificio, pur seguendo il classico orientamento ovest-est, presenta l’ingresso principale lungo la parete sud e non in facciata. La facciata è infatti occupata e pressoché totalmente nascosta da un portico che la mette in comunicazione con l’attiguo oratorio di Sant’Antonio da Padova.
Un alto campanile realizzato in blocchi di pietra a vista sorge presso il lato settentrionale dell’edificio.
La Chiesa di S. Bartolomeo apostolo in Villette ha le sue origini in tempi remoti. La dedicazione ad un apostolo, infatti, denota un’antica fondazione.
Fu certamente edificata in forme monumentali in epoca romanica e, di quella fase, resta ancora il campanile databile al XIII secolo.
La chiesa di Villette divenne parrocchia autonoma, staccandosi dalla chiesa madre di Re nel 1568. A partire dal 1626 l’edificio parrocchiale venne completamente ricostruito e venne decorato nel corso dell’Ottocento.
Degni di nota sono alcuni decori esterni dell’edificio tutti posti lungo la facciata sud. Troviamo affrescati alcuni stemmi, tra cui quello dei Borromeo, la figura di S. Bartolomeo e due meridiane: una è recente (1992) e l’altra ascrivibile al XVII secolo. A lato di queste, campeggia un’antica insegna litica raffigurante un’incudine sopra la quale sta un martello e, a lato, una tenaglia, riferimento alla fazione Ghibellina dei Ferrari. Nella parete sono infine murate alcune lapidi funerarie risalenti al 1600.