Percorso Orientale

30 Chiesa di San Maurizio (Re)

L’antica chiesa parrocchiale di San Maurizio a Re si trova oggi inserita e quasi abbracciata dalla monumentale architettura del Santuario della Madonna del Sangue. La sua facciata tuttavia è la prima che si presenti al viaggiatore che giunga al paese di Re. La presenza della chiesa è segnata ed anticipata dall’alto campanile che sorge isolato nella piazza e discosto da essa, mentre l’ingresso vero e proprio è preannunciato da un ampio portico a tre arcate sostenute da colonne binate, interamente affrescato. Nel 1806 infatti il mecenate Francesco Maria Borgnis Bolongaro di Santa Maria Maggiore incaricò Lorenzo Peretti di dipingere le figure dei Santi Maurizio e Giorgio in facciata e tondi con angeli musicanti nelle volte.

 


La chiesa è ad una navata in ordine corinzio, con pavimento a scacchiera in marmo bianco della Val Loana e pietra ollare scura. Presenta la particolarità di avere tre altari in sequenza: al centro gli altari della Madonna del Sangue con l’antica effigie e quello delle reliquie, e, al fondo del presbiterio, l’altare di San Maurizio. L’altare della Madonna del Sangue, circondato da una balaustra, è in marmi policromi e presenta forme barocche settecentesche – fu costruito in sostituzione del precedente nel 1773. Sul retro del medesimo ciborio marmoreo si trova un altare simmetrico, con un tabernacolo contenente le reliquie, l’ampolla e i panni che assorbirono il sangue del miracolo. Al di sopra, sempre a fine Settecento, fu costruita una cupoletta, dipinta dal pittore ticinese Giuseppe Torricelli con l’Incoronazione della Vergine. Al fondo dell’edificio si trova infine l’altare di S. Maurizio, dominato dalla pala del Santo patrono dipinta da Lorenzo Peretti, mentre sulle pareti laterali due tele raffigurano l’Ultima Cena e S. Paolo sulla via di Damasco. Il coro ligneo è opera d’intaglio del maestro aronese Andrea Grifanti (1620). Gli affreschi racchiusi nelle cornici barocche della volta del presbiterio con l’eterno Padre al centro e gli evangelisti nelle vele sono di Carlo Mellerio e datano al 1652-1654.

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Re

Come arrivare:
  • in automobile statale della Valle Vigezzo

  • in autobus linea Santa Maria Maggiore-Olgia, fermata Re

  • in treno ferrovia vigezzina fermata Re

  • a piedi collegamenti sentieristici con Villette, frazioni di Re, Finero e Malesco

  • in bicicletta percorso ciclabile Druogno-Re