Proseguendo lungo la statale che porta da Malesco a Re si incontra una stradina che conduce presso le rive del torrente Melezzo, dove sorge l’oratorio della Madonna, detta “del Gabbio”, secondo un toponimo preromano che si riferisce al greto ghiaioso dei fiumi ed indicativo quindi della posizione dell’edificio.
La struttura architettonica è molto simile a quella dell’oratorio di San Bernardino con timpano curvilineo e finestra stondata al centro della facciata. Un portico chiuso protegge l’ingresso.
Durante l’epidemia di peste del 1513 venne costruito dai maleschesi un lazzaretto nel luogo chiamato al “Gabbio” al di là del fiume: gli abitanti chiesero l’intercessione della Vergine e questa sembrò ascoltare le loro preghiere. Terminata la pestilenza venne quindi costruito in quel luogo un piccolo Oratorio, decorato con una bella immagine della Madonna delle Grazie. In seguito, a motivo della grande devozione, venne progettata e proposta al vescovo la realizzazione di un edificio più ampio, che venne costruito tra il 1723 e il 1727. Inizialmente i lavori di edificazione procedettero velocemente, grazie alla fornitura del materiale da parte del Comune e per il fervore dei fedeli volontari. Ma, a un certo punto, il vescovo dovette assicurare cento giorni d’indulgenza in cambio del lavoro gratuito, perché il “cantiere” languiva. A causa della sua vicinanza al fiume, l’oratorio è stato in parte danneggiato nell’apparato decorativo dall’alluvione del 1978.