Da Traffiume a Cursolo sulle orme di San Carlo.
Il percorso che si dipana seguendo il corso del torrente Cannobino, da cui prende nome la valle, vede come punto di partenza Traffiume, con l’insigne chiesa parrocchiale della Purificazione di Maria e l’oratorio dell’Orrido, dove un antico ponte garantiva l’attraversamento della forra fluviale. In entrambi questi luoghi di culto importanti testimonianze barocche sono frutto di donazioni dei migranti. Risalendo poi la valle si incontrano le chiese di ogni nucleo abitato, dalle maggiori, che ebbero precocemente dignità parrocchiale, a Cavaglio, Falmenta, Gurro e Orasso, ai più piccoli oratori. Si segnalano elementi di architettura romanica nei campanili di Cavaglio e Orasso, mentre affreschi di fine Quattrocento, sovente ascritti ad Antonio da Tradate, si conservano a Cavaglio nella parrocchiale di S. Donnino e nell’oratorio del Rì, nella chiesa dell’Assunta a Gurrone e nell’oratorio della Madonna del Sasso a Orasso. Altri gioielli artistici di questa valle sono gli altari lignei presenti nelle chiese di S. Lorenzo a Falmenta, S. Materno a Orasso, ma anche in piccoli oratori come l’Immacolata di Calachina. Completano il quadro le sculture lignee, tra le quali da ricordare il gruppo della Pietà a Gurro.
Molti dei luoghi di fede proposti si raggiungono con percorsi a piedi che rappresentano altrettante occasioni di scoperta dell’ambiente rurale montano, ricalcando i passi e i ritmi della visita pastorale compiuta dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1574.