L’oratorio che si affaccia sulla splendida piazza di Craveggia fu voluto dalla Confraternita di Santa Marta, istituita nel 1563. La Confraternita non dispose subito del denaro necessario per costruire un proprio oratorio e inizialmente, i confratelli costruirono un palco ligneo dove potersi riunire in fondo all’unica navata della chiesa parrocchiale. Agli inizi del XVII secolo venne avviata la costruzione dell’oratorio della Confraternita che nel 1616 risulta presente. Il grande sviluppo della Confraternita e i radicali interventi edilizi su tutta la piazza nel corso del Settecento portarono ad una completa ricostruzione anche dell’oratorio di S. Marta che venne realizzato su disegno dell’architetto craveggese Antonio Ferino che si dice si sia ispirato alla Cappella Reale di Versailles. L’opera muraria dell’Oratorio fu portata a termine nel 1752, per il decoro interno si dovette invece attendere fino al 1836, quando l’opera venne affidata a Lorenzo Peretti di Buttogno.
Arte
Alla semplicità di linee dell’esterno dell’edificio, si contrappone la ricchezza barocca dell’interno, cui numerosi ordini di finestre danno luminosità. Il presbiterio è costituito da un’area poligonale coperta da un catino. L’altare maggiore fu fatto costruire nel 1757 da Gioannino dell’Angelo e reca intarsiato il simbolo di Santa Marta (secchiello con aspersorio dell’acqua benedetta). Gli affreschi absidali del Peretti rappresentano, lungo le pareti, la Resurrezione di Lazzaro e Gesù con Marta e Maria; nella lunetta Santa Maria in Preghiera e Penitenza, con il simbolico drago addomesticato e Angeli musicanti nello sguancio, nella volta è invece dipinta la Gloria di Santa Marta e nelle lunette laterali figure di Sante.
I due bracci corrispondenti ai lati orientale ed occidentale della pianta ottagonale dell’oratorio sono occupati dalle cappelle della Madonna Addolorata (est) e della Madonna di Re con i Santi Luigi re di Francia e Luigi Gonzaga (ovest).
Nel vano seminterrato, che fu necessario ricavare sotto il presbiterio per colmare il dislivello del terreno, si trova la cappella sepolcrale della ricca famiglia Mellerio con il monumento di Francesco, fondatore della casa di gioielleria oreficeria “Mellerio dits Meller” di Rue de la Paix a Parigi, morto nel 1843.
Devozione
Santa Marta è figura evangelica cui si rifecero le confraternite laicali, quali quella istituita a Craveggia, che si proponevano il compito di organizzare i fedeli più ardenti e fare da stimolo a tutta la comunità. Marta è la sorella di Maria e di Lazzaro di Betania. Nella loro casa ospitale Gesù amava sostare durante la predicazione in Giudea. In occasione di una di queste visite conosciamo Marta. Il Vangelo ce la presenta come la donna di casa, sollecita e indaffarata per accogliere degnamente il gradito ospite, mentre la sorella Maria preferisce starsene quieta in ascolto delle parole del Maestro.
L’istituzione delle confraternite ad essa dedicate ha riscattato e valorizzato la figura di questa santa concreta e fattiva, cui per la prima volta dedicarono una celebrazione liturgica i francescani nel 1262, fissandone la festa al 29 luglio.