L’oratorio di San Rocco fu costruito nel XV secolo, come si desume dal cartiglio alla base del dipinto della Madonna di Re, posto in facciata, che recita: “Questo oratorio fu costruito nel 1453 e restaurato nel 1861”. È in quest’epoca che si diffonde particolarmente il culto per San Rocco protettore dalla peste. Forse il sorgere di questa cappella è legato al diffondersi di una delle tante epidemie che seminarono morte in queste regioni. Altre fonti raccontano che gli abitanti di Sagrogno, nel 1406, dopo che a Santa Maria erano state discusse le modalità per formulare una tregua tra i locali “ghibellini” e “guelfi”, avevano eretto una cappella per ottenere un’intercessione per la pace.
Arte
L’edificio originario aveva pianta rettangolare, era basso e coperto da un soffitto in legno con tetto in piode, culminava verso nord in una piccola abside semicircolare. Subì poi un ingrandimento nei primi anni del XIX secolo: la facciata fu portata avanti di circa 5 metri.
L’abside e il muro dell’alzata furono affrescati nel 1580 dal pittore vigezzino Francesco Balconi (Craveggia 1550- Druogno 1617): nel semicatino è raffigurato l’Eterno Padre in mandorla di nubi tra i Santi Rocco e Sebastiano, nel sottarco absidale un piccolo ovale racchiude Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre, mentre in un riquadro a sinistra è raffigurato Davide con la testa di Golia e a destra Mosè; al centro del muro dell’abside è dipinta una Pietà; ai lati una straordinaria Annunciazione, con un’elegante Maria dall’acconciatura elaborata e lo Spirito Santo che discende in un fascio di luce.
Devozione
San Rocco nacque a Montpellier a metà del Trecento da una famiglia nobile. Donati i suoi beni ai poveri partì per raggiungere Roma. Durante il pellegrinaggio si dedicò ad assistere gli appestati e a Piacenza venne contagiato egli stesso. Abbandonato da tutti, fu soccorso da un cane che si occupò di lui portandogli tutti i giorni da mangiare del pane fino alla guarigione. In seguito, durante il viaggio di ritorno, nei pressi di Voghera, venne arrestato per spionaggio: poiché si rifiutava di svelare il proprio nome per non godere dei privilegi della nobile nascita venne imprigionato e morì in prigione. Viene raffigurato vestito da pellegrino, con il tipico bastone, la conchiglia e le chiavi incrociate (simbolo dei pellegrini), con il bubbone della peste su una coscia e il cagnolino al fianco. Si festeggia il 16 agosto.