Nella pieve di Cannobio da Cannero a Carmine Superiore
Il percorso che si snoda nella parte centrale della Via delle Genti conduce nei territori di Cannero Riviera e Trarego Viggiona, un tempo dipendenti dalla pieve di Cannobio e fino al 1817 appartenenti alla Diocesi di Milano.
In quest’area troviamo oggi la parrocchia di S. Giorgio di Cannero, con la grandiosa chiesa ricostruita nel XIX secolo dopo che quella antica venne distrutta da una piena del fiume, che ancora accoglie alcuni antichi manufatti d’arte recuperati dall’alluvione. Da essa dipendono le cappelle delle frazioni di Ponte, Cassino, Donego, Oggiogno e Piancassone. Tra esse degna di nota quella di Donego, che mantiene originali arredi barocchi.
Nella parrocchia di Trarego Viggiona si trovano tre edifici notevoli: la chiesa monumentale di S. Maurizio a Viggiona, detta “Vecchia”, di origini romaniche e con affreschi quattrocenteschi, l’imponente chiesa di S. Maurizio “Nuova”, poco discosta, edificata in un cantiere unitario a fine Seicento, ricca di manufatti d’arte barocchi, proprio come la chiesa di S. Martino a Trarego. Alcune più piccole cappelle completano il panorama di questo lembo del Verbano: S. Rocco di Cheglio, con un prezioso polittico del Cinquecento, e gli Oratori della Madonna delle Grazie e di S. Eurosia.
In continuità con la chiesa Vecchia di Viggiona e ad essa collegata da un’antica mulattiera a mezza costa che confluisce nella Via delle Genti è la chiesa di San Gottardo a Carmine Superiore, nota per l’esteso ciclo di affreschi quattrocenteschi completamente recuperato con restauri conservativi.