Il culto di San Lorenzo è molto antico a Buttogno, poiché già nel 1421 si fa cenno a un oratorio ampio e meritevole di consacrazione dedicato a questo santo: la consacrazione infatti avvenne il 10 novembre di quello stesso anno ad opera dell’ausiliare del vescovo Bartolomeo da Novara. Del primitivo oratorio non rimane più nulla, poiché fu distrutto e ricostruito interamente nel 1652 sulla vecchia planimetria.
Nel 1775 fu infine munito di un portichetto e nel 1776 venne costruito il massiccio campanile.
Arte
L’altare maggiore, in marmo, risale al 1776 ed è dedicato a San Lorenzo e Sant’Antonio; nell’ancona è raffigurata la Vergine con il Bambino e i Santi Lorenzo e Stefano, opera di Bernardino Peretti. Le cappelle laterali, entrambe seicentesche, sono dedicate alla Beata Vergine della Mercede ed al S. Crocifisso. Quest’ultima ospita anche un prezioso quadro di Daniele Crespi (1590-1630) rappresentante Gesù in croce tra i Santi Francesco d’Assisi e Carlo Borromeo ed è ornata da affreschi con angeli e Dio Padre opera di Lorenzo Peretti.
Su incarico dei mecenati Francesco Borgnis e Anna Bolongaro, Lorenzo Peretti dipinse inoltre nel catino centrale il Trionfo di San Lorenzo (1803) e sul parapetto della cantoria il bellissimo tondo con Santa Cecilia che suona l’organo. Gli affreschi del presbiterio (Martirio di San Lorenzo e Miracolo di Sant’Antonio) e sulle pareti del corpo della chiesa (Presentazione al Tempio e Sposalizio della Vergine) sono invece del figlio Carlo Giuseppe, che li eseguì sulla base dei cartoni realizzati dal padre.
Devozione
Le notizie sulla vita di Lorenzo, che pure in passato ha goduto di una devozione notevole, sono scarse. Si sa che era originario della Spagna. Ancora giovane, fu mandato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici; lì conobbe il futuro papa Sisto II. Tra maestro e allievo iniziò un rapporto di reciproca stima ed amicizia. Entrambi lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma. Quando il 30 agosto257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, affidò a Lorenzo l’incarico di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma. Al principio dell’agosto 258 l’imperatore Valeriano emanò un editto, ordinando che tutti i vescovi, presbiteri e diaconi fossero messi a morte. Sorpreso mentre celebrava l’eucaristia nelle catacombe di San Callisto, papa Sisto II fu ucciso il 6 agosto; quattro giorni dopo fu la volta di Lorenzo, che aveva 33 anni. La ricorrenza del santo ricade dunque il 10 agosto. Nelle rappresentazioni artistiche è raffigurato con la dalmatica, la veste dei diaconi, e con la graticola, strumento del suo martirio.