I documenti citano una chiesa di S. Giovanni Evangelista a Crana fin dal 1483. Una data è poi incisa sull’architrave del portale d’ingresso: 1664, a ricordare probabilmente una prima serie di interventi. La veste attuale fu tuttavia raggiunta nel 1744, quando l’antico oratorio venne completamente riedificato. L’intera spesa fu sostenuta dal ricco e fortunato emigrante inventore dell’acqua di Colonia Gian Paolo Feminis (Crana 1670 ca. - Colonia 1736), di cui si conserva un ritratto nella sacrestia. I lavori furono affidati al capomastro valsesiano Luca Rainero di Rossa.
Arte
L’edificio, ad unica navata, è affiancato del campanile, pure realizzato nella ricostruzione settecentesca (risale al 1745). All’interno si trova l’altare maggiore dedicato a San Giovanni Evangelista, che ospita una pala ad olio rappresentante S. Giovanni Evangelista e la Vergine col Figlio, lavoro di ottima fattura valsesiana della metà del ‘600. L’affresco della cupola raffigurante il Trionfo di San Giovanni è ritenuta una delle migliori opere del craveggese Giuseppe Mattia Borgnis e risale al 1745. Sempre del Borgnis sono anche gli ovali del corpo della chiesa coi Santi Defendente, Bernardo da Mentone, Sebastiano e Vittore.
Devozione
San Giovanni apostolo è identificato come autore del quarto vangelo e per questo gli viene attribuito anche l’epiteto di evangelista. La tradizione gli attribuisce un ruolo speciale all’interno della cerchia dei dodici apostoli: compreso nel ristretto gruppo includente anche Pietro e Giacomo, lo identifica come “il discepolo che Gesù amava“, partecipe dei principali eventi della vita e del ministero del Maestro e unico degli apostoli presente alla sua morte in croce.
Per la profondità speculativa dei suoi scritti è stato tradizionalmente indicato come “il teologo” per antonomasia, raffigurato artisticamente col simbolo dell’aquila. La ricorrenza del santo è il 27 dicembre.