All’Alpe Cortina (1410 m slm) si trova in posizione panoramica l’oratorio di San Girolamo. Fatto costruire dalla famiglia tocenese Cantadore nella prima metà del XVIII secolo, per secoli luogo di preghiera per i montanari degli alpeggi circostanti. Dalla documentazione d’archivio sappiamo che nel 1824 il sacerdote Lorenzo Cantadore vi eresse un beneficio laicale di patronato, in seguito soppresso, mentre nel 1898 furono eseguiti interventi di restauro grazie al contributo delle sorelle Lisabetta e Lucia Ceresa.
Arte
Dell’antico dipinto con san Gerolamo posto come pala d’altare non vi è oggi più traccia, esso è stato sostituito da un’opera del XX secolo del pittore Renato Mordasini di Santa Maria Maggiore, che raffigura san Girolamo che in una grotta che medita sulle Sacre Scritture.
Nel 2001, dopo quasi cinquant’anni di abbandono, sono stati fatti numerosi lavori di restauro ed è stata ripresa l’antica tradizione di celebrarvi la messa e la festa il sabato successivo al Ferragosto.
Devozione
San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa vissuto nel IV secolo d.C., fece studi enciclopedici ma, portato all'ascetismo, si ritirò nel deserto presso Antiochia, vivendo in penitenza. Divenuto sacerdote a patto di conservare la propria indipendenza come monaco, iniziò un'intensa attività letteraria. A Roma collaborò con papa Damaso, e, alla sua morte, tornò a Gerusalemme dove partecipò a numerose controversie per la fede, fondando poco lontano dalla Chiesa della Natività, il monastero in cui morì. Di carattere focoso, soprattutto nei suoi scritti, non fu un mistico e provocò consensi o polemiche, fustigando vizi e ipocrisie. Scrittore infaticabile, grande erudito e ottimo traduttore, a lui si deve la Volgata in latino della Bibbia, a cui aggiunse dei commenti, ancora oggi importanti. La sua memoria liturgica è al 30 settembre.