La Chiesa di San Bernardo da Mentone origina da un piccolo oratorio datato 1457. Il cimitero che gli era allora adiacente, quando il primo oratorio venne ampliato, venne spostato e ubicato dove si trova ora, e cioè dietro la nuova chiesa.
In occasione della visita pastorale fatta dal cardinale Taverna in Valle Vigezzo nel 1616, gli abitanti di Zornasco gli sottoposero la richiesta di autonomia dalla parrocchia di Malesco. All’atto non fu però data immediata esecuzione perché gli abitanti di Zornasco non potevano garantire la dote al nuovo parroco. La separazione effettiva si avrà solo il 7 marzo 1662 e la costituzione in parrocchia autonoma sarà l’occasione per l’edificazione della nuova e più ampia chiesa in luogo dell’antico oratorio.
La suggestiva Via Crucis che si sviluppa attorno alla chiesa è formata da sedici nicchie votive, alcune delle quali, precisamente la terza e la quarta stazione, sono state affrescate da Lorenzo Peretti (1774-1851), altre si devono al pittore di Prestinone Carlo Gaudenzio Lupetti (1827 - 1862).
Arte
L’edificio è a una sola navata. Fa da sfondo all’altare maggiore in marmi policromi una tela che raffigura S. Bernardo che trafigge il demonio con il bastone. Le Statue a lato dell’altare vengono entrambe da Ortisei e rappresentano San Bernardo da Mentone (1932) e il Sacro Cuore (1948). La volta è stata affrescata nel 1935 dal pittore Carlo Baranzelli di Pallanza, il quale, entro cornici a grisaille, ha dipinto riquadri e medaglioni con figure della Vergine e di santi.
La chiesa ospita due cappelle con altari laterali. La cappella lungo la parete settentrionale è dedicata alla Madonna del Rosario ed accoglie una statua della Madonna Addolorata, del 1848, proveniente da Vienna come dono di un emigrante zornaschese, Pietro De Zanna, di professione fumista, inventore del calorifero ad aria calda. Al di sotto si trova il complesso dell’altare con teca che accoglie una splendida statua della Deposizione di Cristo del 1763. Nella cappella lungo il lato meridionale si ammira invece una grande telerio seicentesco con l’Adorazione dei Magi, opera del pittore tardo barocco lombardo Giovan Battista Dal Sole. Vi si trova inoltre una tela di Giacomo Rossetti (1749-1851), raffigurante San Pietro in prigione. Nella sacrestia sono custoditi una preziosa Madonna Addolorata in cera del XVII secolo ed una Croce d’argento dono della famiglia Rastellini del 1848.
Devozione
San Bernardo da Aosta o da Mentone (Mentone, Francia, inizio secolo XI - Novara, 12 giugno 1081), per essere stato il fondatore del monastero al passo del Gran San Bernardo, è considerato patrono degli alpinisti ed ha dato il suo nome ai due celebri passi alpini ed alla simpatica razza canina dotata di botticella per il salvataggio in montagna. La ricorrenza del santo è il 15 giugno ed a Zornasco viene festeggiato nella terza domenica di giugno.
Il suo riconoscimento nelle raffigurazioni artistiche non è semplice: appare vestito di abito monastico e reca un bastone da montagna, talvolta è affiancato dal demonio (in forma di drago o di essere antropomorfo).