Il piccolo nucleo di Solgia può essere raggiunto solo a piedi, scendendo lungo un sentiero che parte da Falmenta in circa 30 minuti, o risalendo il pendio in un percorso che parte dalla località Nivetta lungo la SS 631 di Valle Cannobina. L’oratorio, che sorge a monte della frazione, è un elegante edificio intonacato con portico retto da due colonne in facciata e nel timpano nicchia con affresco della Madonna col Bambino. Il piccolo campanile s’innalza dal tetto presso la facciata.
L’oratorio della Natività della Beata Vergine si trova nella parte alta della piccola frazione di Solgia. Non si conosce esattamente l’anno di costruzione, ma i documenti riportano la data del 1757, anno in cui si fecero alcuni lavori di risistemazione all’edificio, che quindi deve essere preesistente. Fu adibito al culto solo nel 1850.
La campana fu benedetta nel 1859, nel 1903 sono stati fatti "grandiosi" festeggiamenti e nel 1904 l’oratorio è stato allargato, aperte le finestre posteriori e creata la nicchia sulla parete di fondo del presbiterio per ospitare la statua della Madonna, acquistata in quel periodo.
Arte
Nonostante le proporzioni ridotte, l’interno dell’oratorio è stato decorato con grande cura, recuperando anche arredi dismessi da altre chiese della valle. Nel presbiterio rettilineo si trova, dietro l’altare, la nicchia con la statua della Vergine dei primi del Novecento. L’altare presenta un pregevole tabernacolo in legno intagliato del XVII secolo, epoca alla quale risale anche il grande Crocifisso ligneo innalzato dietro di esso.
Alle pareti della navata sono appesi quattro antichi quadri: due raffiguranti la Madonna di Re, uno S. Antonio da Padova e uno l’Immacolata.
Di grande pregio e antichità è poi una statua in legno dorato e dipinto della Madonna del Rosario, posta su un piedestallo presso l’ingresso. La tradizione vuole che questo simulacro del XVII secolo fosse quello in origine posto nella cappella della Madonna del Rosario nella parrocchiale di Falmenta e che, sostituito ai primi del Novecento, sia stato portato a Solgia.
Devozione
La festa della Natività di Maria si celebra l’8 settembre fin dal VII secolo. Maria è, con Gesù e S. Giovanni, l’unica figura della Chiesa di cui si festeggi la nascita terrena e non solo quella alla vita celeste. La nascita di Maria è infatti premessa alla venuta del Messia e dunque evento che, nelle chiese orientali apre l’anno liturgico. La fonte più antica che illustra la nascita e l’infanzia di Maria è il Vangelo apocrifo di Giacomo, forse risalente al II secolo. Le testimonianze degli abitanti di Solgia riferiscono che in passato, quando la frazione aveva ancora qualche residente stabile, in occasione della festa mariana veniva portata in processione la statua contenuta nella nicchia dietro l’altare.