Salendo lungo l’antica mulattiera di San Carlo, su un poggio a breve distanza da Orasso, da cui si gode di una vista panoramica sul paese sottostante e sulla valle, si trova l’Oratorio della Madonna della Cintura, detto del Sasso. Preceduto da un portico, regolarmente orientato, rappresenta un punto di sosta per i viandanti, ora come un tempo.
L’Oratorio del Sasso, dedicato alla Madonna della Cintura, nacque come ampliamento di una semplice cappella esistente fin dal XV secolo, della quale è stato mantenuto l’affresco devozionale. L’ampliamento avvenne anche su stimolo di san Carlo Borromeo in visita pastorale il 16 giugno 1574. Trasformato in una vera e propria chiesetta sul finire del Cinquecento, nel 1604 venne affrescato con nuove scene. Il porticato fu costruito tra il 1700 e il 1800, grazie al denaro raccolto allora tra gli spazzacamini di Orasso che lavoravano a Milano. Dal 2012 è stato riconosciuto luogo del cuore FAI e nel 2016 è stato interessato da un intervento di restauro complessivo.
Arte
Nell’interno a navata unica con soffitto a cassettoni in legno il presbiterio è separato dall’aula da un’artistica cancellata in ferro battuto. Al centro della parete di fondo si trova l’antico affresco della Madonna in trono con Bambino, attribuito ad Antonio da Tradate (fine XV secolo). Nel 1604 furono aggiunti ai lati i santi Rocco e Sebastiano e alle estremità il Battesimo del Cristo e la Visitazione. Sopra la porta della sacrestia, al margine destro della parete affrescata, si legge l’iscrizione su due righe: Toma Zanarellvs Avgvstvs Arzetvs Sindici f[ecerunt]. pingere p[er]. Fra[n]c[iscum] Ba[l]chonu[m] Vigletie[n]sem die […] 1604. Troviamo quindi la firma dell’autore degli affreschi, Francesco Balconi, elemento che ha permesso di ricostruire il percorso artistico di quello che risulta ad oggi il più antico pittore vigezzino, nato a Craveggia e vissuto a Druogno nella seconda metà del Cinquecento, fino al 1617. L’iscrizione menziona poi come committenti i due reggenti cittadini, che forse la vollero come ex voto per la guarigione dalla peste, come suggerisce anche la scelta dei santi Rocco e Sebastiano, invocati contro le pestilenze. Sulla parete meridionale del presbiterio si trova un affresco del XVIII secolo con La Purità, mentre i restauri del 2016 hanno permesso di scoprire frammenti di altri affreschi, tra cui un volto maschile di santo, di mano del Balconi, forse elementi della scena del Cristo orante nell’orto, descritta in una visita pastorale del 1605. Sopra il portale di ingresso si trova infine l’affresco della Madonna della Cintura, realizzato nel 1733 dal pittore vigezzino Giuseppe Mattia Borgnis.
Devozione
La Madonna della Cintura viene celebrata a Orasso in occasione della festa dell’Assunta, con suggestiva fiaccolata la sera del 14 agosto che, partendo dalla parrocchiale raggiunge l’oratorio accompagnando la statua della Madonna. Quest’antica devozione, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica, madre di S. Agostino, di imitare Maria anche nel modo di vestire. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da una veste modesta, stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla.
Info
Apertura: sempre aperta, per maggiori informazioni parrocchia di S. Vittore di Cannobio tel. 0323 70134; Associazione Culture d’Insieme VCO cell. 340 5394823 - culturedinsieme.it