Cursolo è l’ultimo paese che si incontra risalendo la valle Cannobina lungo la via Borromea. All’ingresso dell’abitato, per chi vi giunge in auto, o all’uscita per chi vi giunge a piedi dall’antica mulattiera, si incontra la chiesa di S. Antonio abate, costruzione ottocentesca con portichetto pensile sopra il portale d’ingresso, sul quale una lunetta accoglie un affresco del Sacro Cuore del 1899.
Dalla piazzetta terrazzata si gode di un’ampia vista sull’alta valle e sul paese di Gurro, che si distende sul versante opposto.
L’attuale chiesa fu costruita tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento dal parroco Lucchinetti, per dare alla comunità di Cursolo un edificio capiente e decoroso, demolendo la struttura precedente: ne dà testimonianza la data 1899 dipinta sull’affresco del Sacro Cuore in facciata.
L’antico tempio, secondo le fonti documentarie, era a sua volta frutto dell’ingrandimento progressivo di un’originaria chiesetta dedicata a Sant’Antonio abate, esistente almeno dal 1421. Intorno al 1450 essa fu ampliata, munita di portico e sistemata per ospitare le celebrazioni. Recepite le prescrizioni del cardinal Federico Borromeo in visita nel 1605, divenne parrocchia autonoma da Orasso nel 1620. A inizio ‘700 vi furono fondate le Confraternite del SS. Sacramento e del Crocifisso. Nel 1756 con il contributo del card. Pozzobonelli, arcivescovo di Milano, e della popolazione, fu costruito l’attuale campanile, come ricorda l’iscrizione sopra il cornicione del basamento.
Arte
L’interno a navata unica presenta abside poligonale, in cui, dietro l’altare marmoreo, sono collocate le nicchie con statue dei due sant’Antonio, abate e da Padova.
Lungo le pareti laterali si aprono sei cappelle. La prima a sinistra presso il presbiterio è dedicata al Crocifisso. In essa è custodito un pregevole crocifisso ligneo riconducibile alla produzione lombarda di fine XVII-inizi XVIII secolo, donato alla comunità di Cursolo nel 1720 da benefattori milanesi e ancora oggi oggetto di grande devozione. La donazione del simulacro è ricordata da un affresco visibile sopra la porta della sacrestia. Tutta la cappella ha decorazioni celebrative del mistero della Passione e Morte di Cristo. Sotto l’altare, entro una teca in vetro, si conserva una scultura di Cristo Morto, eseguita dal laboratorio Bottelli di Novara, mentre ai lati si trovano le statue della Madonna Addolorata e di San Giovanni del 1926.
Proseguendo lungo la parete settentrionale si trovano poi le cappelle dell’Immacolata, con statua di inizio Novecento entro una nicchia, e delle Anime Purganti, affrescata nel 1903 con cornici architettoniche che inquadrano le figure delle Anime del Purgatorio del pittore Francesco Baronio di Torino. Presso l’ingresso si trova la cappella del Battistero.
Lungo la navata di destra (meridionale) presso il presbiterio si apre la cappella della Madonna del Rosario. In una cornice in legno dorato e dipinto con i misteri del Rosario datata 1705 è esposta la statua lignea seicentesca della Madonna del Rosario, nelle volte si trovano affreschi con invocazioni alla Vergine. Segue la cappella di San Luigi Gonzaga, con la statua del santo entro una nicchia, nella volta e nelle lunette affreschi con episodi della sua vita. Chiude la serie di cappelle quella dedicata all’Angelo Custode, dipinta nel 1907 dal pittore Rodolfo Gambini (1855-1928) di Alessandria.
Devozione
S. Antonio abate, nato a Coma, in Egitto, intorno al 250, a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere come eremita per oltre ottant’anni, morendo infatti ultracentenario, Accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. Nell’iconografia è raffigurato come monaco con un bastone a tau, cui è appesa una campanella, e un maiale. La presenza dell’animale è legata all’impegno del santo e soprattutto dei frati antoniani nella cura dei malati del fuoco di Sant’Antonio e di altre piaghe, che venivano lenite con il grasso suino. Nei secoli fu considerato il protettore degli animali domestici e invocato contro le malattie della pelle; il 17 gennaio, giorno della sua ricorrenza è tutt’ora usanza benedire gli animali e le stalle.
A Cursolo, oltre alla festa patronale, ha grande importanza la devozione verso il Crocifisso, che viene oggi celebrata con una solenne processione la seconda domenica di agosto; la festa era un tempo molto partecipata anche con concorso di fedeli dalla Valle Vigezzo e dalle Centovalli.
Info
Apertura: apertura in occasione della S. Messa, in altri momenti su richiesta: parrocchia di S. Vittore di Cannobio tel. 0323 70134 / associazione Culture d’Insieme VCO cell. 340 5394823 - culturedinsieme.it