Oratorio della Beata Vergine delle Grazie “di campagna”
Via Delle Genti Centrale
Oratorio della Beata Vergine delle Grazie “di campagna”
Contrada Rodego - Trarego Viggiona
Storia
Il primo luogo di fede che si incontra salendo a Viggiona, territorio un tempo dipendente dalla pieve di Cannobio e, fino ai primi dell’Ottocento, appartenente alla Diocesi di Milano, è l’Oratorio campestre della Madonna delle Grazie, detto appunto “di campagna”. Si tratta di una cappella devozionale molto antica, in seguito trasformata in vero e proprio oratorio con pianta a croce latina e andito porticato. La soluzione architettonica del portico chiuso in facciata era atta anche a garantire riparo dalle intemperie a chi lavorava nella vicina campagna o ai viandanti.
L’origine di questo luogo di culto risale almeno al 1504, anno indicato sull’affresco devozionale presente sulla parete di fondo, in origine inserito in una cappelletta. Attorno al 1535 fu edificato l’oratorio, lasciando l’affresco dietro l’altare. Nella visita pastorale del 1749 l’antica effigie della Madonna venne definita “decens et devota”. Una dettagliata descrizione del 1824 menziona il vestibolo porticato e segnala che occorrono lavori di miglioria, che però non vengono realizzati.
Nel 1915 il parroco chiede e ottiene il permesso per fare alcuni interventi, che nel 1925 risultano conclusi: viene innalzata la volta del presbiterio, che risultava troppo bassa, e viene costruito il campanile. Tra il 1959 e il 1961 vennero fatti ulteriori restauri. Nel XX secolo potrebbe essere stato chiuso l’arco in facciata, che si legge nelle stratigrafie murarie.
Arte
L’elemento artistico di interesse è rappresentato dall’antico affresco con la Madonna in trono che allatta il Bambino, di stile tardogotico, dato e firmato in una lunga iscrizione posta sul piedestallo del trono. In essa si legge: 1504 die 14 novembris Antonio Maruni Noceti fecit fieri hoc opus / Gulielmi de Montano (?) uiht. In seguito sono state aggiunte ai lati le figure dei santi Domenico, a sinistra, e Rocco, a destra. Il secondo bene conservato si presenta stilisticamente inquadrabile alla fine del XVI secolo.
Devozione
Madonna delle Grazie è un titolo tradizionale col quale la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù. Questa devozione esprime da un lato il ruolo della Vergine nell’aver dato alla luce il Verbo di Dio, divenendo la “Madre della Divina Grazia”, dall’altro il suo compito di intercessione presso Dio. Specialmente il secondo aspetto è quello che ha fatto breccia nella devozione popolare: Maria appare come una madre amorosa che ottiene, dalla misericordia di Dio, ciò che gli uomini necessitano per l’eterna salvezza. Nell’oratorio di Viggiona Maria è rappresentata come Madonna del Latte, nel tenero atteggiamento di allattamento del Figlio, iconografia che evoca la sua protezione verso tutte le madri.
Oggi non si tengono più celebrazioni in questo oratorio, ma le visite pastorali riferiscono che vi si svolgevano processioni per tutte le feste mariane: l’Annunciazione, la Visitazione, l’Assunzione e l’Immacolata.