Chiesa di S. Giovanni Battista e S. Pietro da Verona
Via Delle Genti centrale
Chiesa di S. Giovanni Battista e S. Pietro da Verona
Donego - Cannero Riviera
Storia
Il nucleo di Donego, con le sue antiche case in pietra caratterizzate dai portali con architravi monolitici, svela un’origine tardo medievale, e uno sviluppo legato da un lato al fianco terrazzato della montagna funzionale alla pratica agricola, dall’altro all’andamento della viabilità, ponendosi in connessione con l’antica mulattiera di mezzacosta. La chiesa si situa su un terrazzo nel mezzo dell’abitato e presenta uno sviluppo fortemente allungato dell’unica navata, in continuità con il portico che protegge la facciata. Il campanile sorge in connessione con il perimetrale orientale, verso il fondo dell’edificio.
La Chiesa di Donego, che venne consacrata con l’intitolazione a San Rocco nel 1517, dovrebbe risalire ad anni immediatamente precedenti, forse eretta a seguito della peste del 1496, come fa ipotizzare la prima dedicazione. Nel corso del Cinquecento venne allungata; mentre dall’inizio del Settecento troviamo una nuova intitolazione ai Santi Giovanni Battista e Pietro da Verona.
Nel 1756 venne ricostruita la facciata e venne realizzato il portico, forse con il contributo degli oggiognesi Aldo Minuto e Osvaldo Vigina, di cui si leggono i nomi su una lastra del pavimento. Nel 1758 fu costruita la sacrestia e la navata venne nuovamente un poco allungata e allargata, fu inoltre costruito il soffitto a volte in muratura al posto del precedente a cassettoni.
Arte
L’interno è a navata unica e tre campate. Il presbiterio, a pianta quadrangolare, è allestito con una grande pala con la Vergine Assunta e i santi Pietro apostolo, Giovanni Battista, Giovanni evangelista e Pietro da Verona. In basso a destra la dedicazione: Petrus Joannes Minutus fieri fecit ex devotione 1739. Si tratta dell’esponente di una famiglia di Donego, che era migrato a Vercelli per un’attività lucrosa, che gli permise di fare il prestigioso dono. L’altare è sormontato da tabernacolo marmoreo entro nicchia a colonnette, affiancato dalle sculture lignee di due angeli reggicero e dei due santi titolari, a destra S. Pietro Martire, a sinistra S. Giovanni Battista. All’arco di trionfo è appeso un Crocifisso ligneo seicentesco. L’altare moderno (anni ‘70) è un’opera lignea di Enrico Minoletti.
Sulla parete di sinistra del presbiterio si trova una tela con la Flagellazione di Cristo, mentre sulla parete di sinistra della navata una tela con l’Immacolata, sempre lungo la parete di sinistra si trova l’ambone ligneo barocco. Lungo la parete destra una nicchia ospita una statua della Madonna del Sacro Cuore.
La volta della navata è affrescata con il trionfo di San Giovanni Battista; un dipinto ex voto con malato a letto affiancato dalla Madonna e San Giuseppe; l’arcangelo Michele sconfigge il demonio.
L’organo collocato nella cantoria è un antico strumento portativo, di fine Seicento, modificato per divenire stabile.
All’esterno sopra la porta di ingresso è raffigurata la decollazione di S. Giovanni Battista.
Devozione
L’insolita dedicazione a due santi è legata all’intervento munifico dell’oggiognese Pietro Giovanni Minuto, che volle così omaggiare entrambi i propri eponimi.
Pietro da Verona, o Pietro martire, al secolo Pietro Rosini (Verona 1205 - Seveso 1252), è stato un predicatore appartenente all’Ordine dei domenicani, priore di conventi in varie località dell’Italia settentrionale. È ricordato in particolare per la sua tenace opposizione alle eresie. Proprio per questo fu assassinato da sicari assoldati da sette eretiche lombarde. La sua uccisione con un falcastro (un lungo coltello) è ricordata nelle raffigurazioni, in cui compare con l’arma conficcata nella testa o in mano.
L’altro titolare della chiesa di Donego è Giovanni, detto il Battista, asceta proveniente da una famiglia storica sacerdotale ebraica. Fu il più grande fra i profeti, perché poté additare Cristo come l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, divenendone il Precursore. È l’unico santo, oltre a Maria, di cui si celebra la nascita, nella data del 24 giugno, festa patronale per la chiesa di Donego.
Si tratta di una data molto importante anche nel calendario contadino, in vicinanza del solstizio d’estate, che dava inizio alla mietitura e veniva sottolineata da usanze tradizionali propiziatorie della salute e dell’annata agraria.
Info
Apertura: in occasione della ricorrenza annuale, in altri periodi su richiesta: parrocchia di S. Giorgio di Cannero tel. 0323 787078