A monte di Cannero la località Ronchè si è sviluppata come area agricola terrazzata, come indica il toponimo, raggiungibile solo a piedi percorrendo l’antica mulattiera di collegamento tra Cannero e Oggiogno. Lungo il percorso in una zona di bosco di castagno si incontra l’Oratorio di San Giuseppe, struttura settecentesca con portico in facciata.
L’oratorio compare nella mappa del Catasto teresiano del 1722 e risulta essere stato benedetto dal vescovo Odescalchi nel 1725. Viene citato ma non visitato in successive visite pastorali. I dati a nostra disposizione concordano con le forme architettoniche ed orientano per una datazione della costruzione a fine Seicento-inizi Settecento.
Arte
Il modesto oratorio non presenta elementi figurati, ad eccezione della statua lignea del santo titolare posta in una nicchia sopra l’altare
Devozione
S. Giuseppe secondo il Nuovo Testamento è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Definito nel Vangelo secondo Matteo come uomo giusto, ne viene indicata la professione di tekton, falegname o, meglio, carpentiere e costruttore. È patrono dei padri e dei lavoratori, in particolare nell’ambito del legname. La dedicazione del piccolo oratorio posto nei boschi di castagno è forse proprio legata al patronato di S. Giuseppe nei confronti di coloro che lavoravano il legname, che questi luoghi abbonda e che, in passato, veniva abbattuto e, portato a valle, commerciato verso la Lombardia e la città di Milano. La ricorrenza di S. Giuseppe è celebrata il 19 marzo.
Info
Apertura: sempre chiusa, interno visibile dalle finestre devozionali in facciata.