Nel cuore del nucleo antico di Cargiago, citato come Carzago in documenti fin dal 1290, e un tempo comune autonomo, annesso a Ghiffa solo nel 1928, si affaccia la chiesa di S. Lorenzo, che, con la sua elegante facciata con portico a serliana, prospetta sulla piazza della località accanto a edifici di chiara origine tardo medievale.
Le origini della chiesa risalgono almeno al XVI secolo, quando viene citata nelle visite pastorali. L’edificio attuale si presenta nelle forme di una costruzione del XVII secolo che propone soluzioni architettoniche presenti anche in altri impianti sacri ghiffesi, quali la parrocchiale di S. Maurizio e il Santuario della SS. Trinità. Il piccolo campanile è inserito nel tetto nella parte posteriore dell’edificio, mentre l’orologio è collocato al centro del timpano, in facciata, secondo una soluzione inedita. Gli interni sono frutto di un completo rifacimento promosso da Mons. Boietti nel Novecento. Dal 1954 fu parrocchia autonoma, per poi essere più di recente riaggregata a S. Maurizio di Ghiffa.
Arte
Nell’interno ad aula unica, il presbiterio accoglie una pala d’altare di primo Settecento con il Martirio di S. Lorenzo ed è illuminato da vetrate policrome con angeli degli anni ’50 del Novecento. Sulla parete di sinistra è esposta una tela del Seicento con San Michele che sconfigge Satana. L’arcangelo è infatti il compatrono di Cargiago.
Sulle pareti in capo alla navata presso l’arco di trionfo sono allestite edicole con piccoli altari dedicati rispettivamente al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna di Re, frutto dei rifacimenti del Novecento.
All’ingresso in una nicchia lungo la parete di sinistra, che in passato ospitava il battistero, è stata collocata una figura novecentesca della Madonna, con abito in lamina d’argento, dono delle Figlie di Maria, associazione cattolica femminile sorta a fine Ottocento.
Il decoro ad affresco della volta, realizzato negli anni ’50 del Novecento, propone in tre riquadri lo Spirito Santo e simboli di S. Lorenzo e S. Michele.
Devozione
Lorenzo è un celebre martire di Roma, diacono di papa Sito II, che venne ucciso il 10 agosto del 258, durante la persecuzione di Valeriano. Secondo un’antica tradizione, Lorenzo era originario della Spagna; ancora giovane, si recò a Saragozza per completare gli studi e lì conobbe il futuro papa Sisto II. Tra maestro e allievo iniziò un rapporto di reciproca stima e amicizia ed entrambi lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma. Quando Sisto fu eletto papa, affidò a Lorenzo, divenuto diacono, il compito di gestire la carità verso i bisognosi della città.
Nelle rappresentazioni artistiche è raffigurato con la dalmatica, veste liturgica dei diaconi, e con la graticola, strumento del suo martirio. Il suo corpo venne sepolto presso l’agro Verano, lungo la via Tiburtina, ove oggi sorge la basilica lui intitolata. La festa di S. Lorenzo si celebrata il 10 agosto.
Compatrono di Cargiago è S. Michele, ricordato il 29 settembre. È uno dei tre arcangeli menzionati nella Bibbia, comunemente rappresentato alato, in armatura con spada o lancia con cui sconfigge il demonio, nelle sembianze di drago o di figura antropomorfa.