All’interno del nucleo storico di Pieggio si apre una piazzetta che accoglie l’oratorio di San Rocco. La piazza è allestita su un terrazzamento che prospetta verso il lago. L’oratorio presenta forme architettoniche seicentesche, con timpano contornato da cornici aggettanti e apertura quadrilobata al colmo del timpano, portale sormontato da una lunetta, finestre laterali ad arco e finestra ad oculo al centro della facciata. Il campanile è addossato alla parete meridionale presso la facciata.
L’Oratorio, presente sulla mappa del catasto teresiano del 1722, si ritiene possa risalire al primo Seicento, ed essere stato eretto a seguito di qualche epidemia di peste, a motivo della dedicazione a S. Rocco, protettore dal morbo.
Nel 1860 fu costruito grazie al contributo munifico del sig. Fausto Polli il campanile, l’unico ad Oggebbio con l’orologio con i numeri romani. Nel 1894 fu ingrandita la piazza creando una sostruzione sorretta da una volta che funge da copertura al lavatoio pubblico, risalente al 1888, anche questo intervento ebbe il contributo della famiglia Polli, nella persona di Giuseppe, figlio di Fausto. Sempre la stessa famiglia è ricordata all’interno dell’oratorio per interventi di decorazione fatti eseguire nel 1915.
Arte
In facciata sopra la porta d’ingresso si osserva nella lunetta un affresco con la figura di S. Rocco.
All’interno il semplice altare in muratura stuccata e dipinta a imitazione del marmo accoglie una pregevole pala d’altare seicentesca con i Santi Rocco e Sebastiano e la Vergine assunta.
Anche sulle pareti del presbiterio sono esposti quadri del XVII secolo, purtroppo molto rovinati, che propongono le scene dalla Cacciata di Adamo ed Eva e delle Nozze di Cana.
La volta della navata affrescata nel 1915 propone entro cornici architettoniche le figure della Vergine Immacolata, dello Spirito Santo e di un Ostensorio con il SS. Sacramento; nelle vele al di sopra delle finestre sono invece raffigurati i simboli degli evangelisti e nelle lunette cartigli con citazioni di passi del Vangelo.
Devozione
San Rocco, che si festeggia il 16 agosto, nacque a Montpellier a metà del Trecento da una famiglia nobile. Donati i suoi beni ai poveri, partì per raggiungere Roma. Durante il pellegrinaggio si dedicò ad assistere gli appestati e a Piacenza, venne contagiato egli stesso. Abbandonato da tutti, fu soccorso da un cane che si occupò di lui portandogli tutti i giorni da mangiare del pane fino alla guarigione. In seguito, durante il viaggio di ritorno, nei pressi di Voghera, venne arrestato per spionaggio e morì in prigione. La raffigurazione tradizionale, che compare anche nella pala d’altare di Pieggio, lo propone vestito da pellegrino, con il tipico bastone, con il bubbone della peste su una coscia e il cagnolino al fianco. Sovente, come qui, è venerato insieme a S. Sebastiano, pure invocato contro la peste.
Info
Apertura: in occasione della ricorrenza annuale, in altri periodi su richiesta: parrocchia di Oggebbio tel. 0323 48168