Su un poggio rilevato, nei pressi dell’imponente palazzo, detto Castello di Frino, già dimora dei Morigia, dal 1447 feudatari dei territori delle Degagne di San Maurizio e San Martino, presso l’antico nucleo abitato, si trova l’impianto severo e spoglio di questa chiesa a navata unica. La muratura della zona presbiteriale e del perimetrale orientale, che si osserva salendo dalla viabilità di mezza costa, è in pietra a vista con serie di buche pontaie e richiama l’architettura fortificata, mentre il perimetrale occidentale e la facciata, che sono invece inseriti in una piazzetta a ridosso dell’abitato sono state intonacate e accolgono entrambe una porta d’ingresso. L’alta facciata contornata da lesene, presenta nel timpano una finestra ad oculo. Il campanile sorge sulla falda del tetto verso la facciata.
La chiesa di Santa Maria Nascente, un tempo detta “de castro”, sorge alle spalle del palazzo, detto Castello di Frino, su un terreno che venne concesso dai feudatari Morigia, ricavandolo dal giardino della loro dimora.
Non abbiamo documenti sulla sua erezione, ma essa compare nel catasto teresiano del 1722 con proporzioni analoghe alle attuali. Considerando l’epoca di costruzione del vicino Castello, la fine del XV secolo, appare plausibile una prima edificazione in forma di cappella a servizio dello stesso almeno dal XVI secolo, con successivo ampliamento, forse nel momento di massimo splendore della casata nel XVII secolo.
Arte
L’interno a navata unica propone un altare marmoreo settecentesco con pala raffigurante la Natività di Maria, bisognosa di restauro.
Nel presbiterio alla parete di sinistra si trova una tela con SS. Anna e Gioacchino con Maria bambina, a quella di destra S. Gerolamo. Nella navata si apprezzano le tele seicentesche di S. Anna con Maria Bambina e dell’Annunciazione, che apprendiamo dall’opuscolo di don Achille Brusa essere in origine collocati nel vicino oratorio detto “Giesola”.
Gli affreschi ottocenteschi delle volte del presbiterio propongono temi simbolici delle litanie mariane del Rosario.
Sulla lunetta della porta laterale è presente un delicato dipinto murale del pittore scapigliato Daniele Ranzoni (Intra 1843-1889) rappresentante la Natività di Maria.
Devozione
La festa della Natività di Maria si celebra l’8 settembre fin dal VII secolo. Maria è, con Gesù e S. Giovanni, l’unica figura della Chiesa di cui si festeggi la nascita e non solo la “nascita al cielo”, ossia la morte. La nascita di Maria è infatti premessa alla venuta del Messia e dunque evento che apre l’anno liturgico e precede il Natale. La fonte più antica ritenuta attendibile dalla Chiesa, che illustra la nascita e l’infanzia di Maria, è costituita dal Vangelo apocrifo di Giacomo risalente al II secolo d.C. Nella chiesa di Frino la nascita della Vergine è rappresentata sia nella pala dell’altare sia sulla lunetta sopra la porta d’ingresso laterale.
Info
Apertura: in occasione della ricorrenza annuale; in altri periodi su richiesta: info@parrocchiaghiffa.org - tel. 0323 59189