Oratorio dello Spirito Santo e della Madonna della Mercede
Via Delle Genti Meridionale
Oratorio dello Spirito Santo e della Madonna della Mercede
Carpiano - Ghiffa
Storia
La frazione di Carpiano ha restituito tracce di frequentazione fin da età romana, poiché nel 1874 furono rinvenute alcune sepolture con elementi di corredo databili al III-IV secolo d.C. Lungo la viabilità principale sorge la chiesetta di S. Spirito, a navata unica con presbiterio a pianta quadrangolare, portico in facciata e campanile addossato alla parete settentrionale dell’edificio. La sacrestia è ricavata in un vano aggiunto dietro l’altare.
Sopra la porta d’ingresso è dipinta entro cartiglio la dedicazione allo Spirito Spirito e alla Madonna della Mercede. Le forme architettoniche rivelano un’origine per lo meno seicentesca e alla stessa epoca rimandano alcune tele conservate in sacrestia. La sistemazione interna con il grande altare marmoreo risale al XVIII secolo, mentre ulteriori interventi sono documentati nella seconda metà dell’Ottocento, quando vengono completamente rinnovati gli affreschi delle volte e collocati nuovi arredi grazie all’intervento munifico del ghiffese Cesare Ramella.
Arte
L’altare maggiore marmoreo nello stile dei maestri viggiutesi è sormontato dalla colomba dello Spirito Santo e accoglie un’imponente pala Seicentesca con la Pentecoste.
Ai lati dell’altare si trovano due raffinate sculture in gesso barocche con le Virtù teologali della Carità e della Speranza. Si tratta di opere provenienti dalla chiesa di S. Vittore di Intra, dalla quale furono rimosse in occasione del completo rifacimento realizzato nel corso del XVIII secolo.
Sulla parete settentrionale del presbiterio una nicchia accoglie un Crocifisso ligneo seicentesco. In capo alla navata, ai lati dell’arco di trionfo sono collocate le statue ottocentesche dell’Immacolata e del Sacro Cuore di Gesù.
Nella parete meridionale della navata è ricavata una cappella absidata dedicata alla Madonna della Mercede che presenta, sopra l’altare con paliotto in tessuto con la colomba dello Spirito Santo, un tondo entro cornice dorata con la figura della Madonna della Mercede e una nicchia con la scultura della Pietà. Nella sacrestia si conserva una serie di altre tele seicentesche con la Fuga in Egitto, la Natività, la Deposizione dalla Croce.
Le volte del presbiterio e della navata sono affrescate con motivi vegetali e floreali e tondi con (a partire dall’altare): ostensorio; sull’arco di trionfo il Padre Eterno e la scritta “Caro cibus”; nella navata la colomba dello spirito Santo; presso la cantoria, sopra l’organo, S. Cecilia.
Devozione
La devozione per la Madonna della Mercede, che viene festeggiata solennemente in questa chiesa, ebbe origine nel 1218, quando a Barcellona Pietro Nolasco ebbe una visione della Santissima Vergine, la quale si fece conoscere come la Madre della Mercede o della Misericordia, esortandolo a fondare un Ordine religioso avente come fine principale quello di riscattare i cristiani catturati dai mussulmani e ridotti in schiavitù. Dalla Spagna la devozione si diffuse in Italia, particolarmente a seguito della dominazione spagnola, anche se spesso venne confusa con quella della Madonna del Riscatto, legata all’ordine dei Trinitari, anch’esso avente le stesse finalità assistenziali.
La festa dello Spirito Santo è invece la Pentecoste, che celebra l’effusione del dono sugli apostoli e la nascita della Chiesa. Essa cade nel cinquantesimo giorno dopo la Pasqua compreso (da cui il nome). Presso l’oratorio di Carpiano viene annualmente celebrata una Messa solenne alla terza domenica di luglio.